No Toast goes to Vienna

PERIODO: Pasqua

DURATA: 3 giorni

MEZZO DI TRASPORTO: treno

BUDGET: medio-basso

 

 

Vienna è sicuramente una delle capitali europee più maestose e sfolgoranti nella luce di un passato florido e potente.

Incastonata nel centro d’Europa, è sicuramente una meta da considerare per un weekend oltralpe, in ogni momento dell’anno (anche se, va detto, sotto Natale e Pasqua si schiude in tutta la sua luce).

 

Ma partiamo dalle basi dell’organizzazione del viaggio.

 

DURATA

Personalmente mi ritengo una viaggiatrice fast, di quelle a cui bastano un paio di giorni per essere appagata della visita, quindi vi pongo il mio metro (molto corto in questo contesto) di giudizio. A mio avviso, in 2/3 giorni si riesce tranquillamente a cogliere l’essenza di Vienna dal punto di vista storico-culturale.

 

MEZZO DI TRASPORTO

Qui viene la nota “dolente”. Sì, perché Vienna non a caso non è mai considerata tra le mete più gettonate dalle compagnie aeree low-cost in termini di offerte a prezzi stracciati. E da brava dottoranda squattrinata ma determinata più che mai a uscire dai confini ogni volta che posso, ho trovato un’alternativa decisamente più adatta alle mie finanze: il treno. So già che può sembrare una soluzione “estrema”, ma vi posso assicurare che le cuccette della ÖBB offrono ogni genere di comfort per fasce di prezzo diverse per ogni stile di viaggiatore. Le tratte notturne Milano-Vienna e Venezia-Vienna in meno di 10 ore raggiungono la capitale austriaca con un biglietto base a partire da 29€! Noi abbiamo preso la tratta Venezia-Vienna, tariffa base con cuccette da 6 e sedili reclinabili a simil-letti: il miglior comfort che si possa richiedere con un budget così basso!

 

 

ALLOGGIO

Va detto che Vienna non è la città più economica d’Europa, anche per dormire. Ma per fortuna esiste il buon Airbnb che offre sempre una soluzione low-budget per poveri di denaro ma ricchi di spirito d’avventura come me 🙂 Consiglio vivamente di non cercare alloggi pretenziosi in pieno centro. Noi (io e il mio fidato compagno di viaggio e di vita Fede) abbiamo alloggiato a due passi dalla stazione Meidling, a 20 minuti di tram dal centro della città, e con i biglietti giornalieri dei mezzi dal prezzo incredibilmente basso si è rivelata un’ottima soluzione.

 

 

Ora invece veniamo al bello: non intendo fornirvi una guida dettagliata di Vienna, anche perché non ne ho abbastanza conoscenza, ma posso condividere con voi quello che ho visitato e che mi ha colpito maggiormente, e (non ultimo!) indicarvi i posti dove ho trovato opzioni senza glutine da considerare per un vostro viaggio futuro.

 

HIGHLIGHTS

TOUR A PIEDI DEL CENTRO

Ebbene sì, il modo migliore per entrare nello spirito viennese e scoprire la grandiosità della città nel suo periodo di massimo splendore (durante il dominio dell’Impero Austro-Ungarico in Europa, ovviamente) è quello di godersela girovagando per il centro a piedi. Infatti molti luoghi d’interesse sono a distanza di qualche centinaio di metri, e se la giornata ve lo permette è un piacere unico passeggiare tra palazzi imponenti e giardini imperiali, direttamente nel cuore di Vienna. Noi abbiamo recuperato una cartina con diverse opzioni di tour a piedi al centro informazioni, in zona Burggarten (che solo per il palazzo in cui risiede meriterebbe una visita!). Dal Palazzo della Secessione di Klimt ai Giardini dell’Opera, in un paio d’ore si è già immersi nell’atmosfera di quegli anni, e ammirare l’architettura imperiale austriaca senza pagare un centesimo!

 

 

SCHLOSS SCHÖNBRUNN

Non sono un’amante di palazzi signorili e castelli (mi sembrano tutti uguali), ma il Castello di Sissi merita assolutamente una visita! In periodo pasquale poi si abbellisce ancora di più con mercatini e addobbi a tema proprio di fronte all’ingresso. Per raggiungere la località occorre farsi una ventina di minuti in metro (linea U4 da Karlsplatz), e all’ingresso potete scegliere tra diverse soluzioni di biglietto, a seconda di cosa vogliate visitare. Come già detto, non amando particolarmente i palazzi in sé per sé, abbiamo optato per un biglietto che comprendeva il giardino, il Kastellet (una costruzione sul lato opposto del parco rispetto al palazzo, da cui ammirare non solo lo Schloss ma anche tutta Vienna da una posizione rialzata) e il labirinto verde (l’ho rifatto 5 volte per capire come arrivare in fondo…ma merita assolutamente).

 

 

KARLSKIRCHE KONZERT

Vuoi non vedere un concerto di Mozart o Vivaldi nella culla della musica da camera, ancor meglio se all’interno della Chiesa di San Carlo? Poco altro da aggiungere, l’atmosfera del luogo e il fascino della musica sette-ottocentesca nella città che ha dato i natali a uno dei suoi massimi esponenti meritano i 20€ del biglietto, per una serata alternativa e indimenticabile. Consiglio: a meno che non ci andiate d’estate, all’interno della chiesa la temperatura è a dir poco polare, e nonostante vi dotino di calde coperte per godersi il concerto vi suggerisco di coprirvi bene!

 

 

MUSEUM QUARTER

Altro fatto che condivido con voi: non sono un’assidua visitatrice di musei (gli unici che mi godo a pieno sono i musei di arte contemporanea), perché purtroppo mi stanco subito e comincio a smaniare per finire il giro prima possibile, spesso e volentieri saltando intere sale. Quindi inutile dire che al Museum Quarter, un po’ per questioni di tempo e un po’ per noia non abbiamo visitato nemmeno un museo. E allora perché consigliarvelo? Per il quartiere, ovviamente! Infatti è una delle scelte urbanistiche più azzeccate che abbia mai visto, un quartiere moderno e vivace immerso nel centro di Vienna, dove vi sono la maggior parte dei musei, collegati da parchi e installazioni di vario genere (vi basti pensare che di fronte a uno degli ingressi c’è un mini-golf dove potersi fare una partita in famiglia o con gli amici).

 

 

BELVEDERE

Vi ho appena detto che non amo i musei in genere, ma non si può lasciare Vienna senza aver visitato il Belvedere (Superiore, quello che a mio avviso merita), sede della più grande collezione di opere del grande artista austriaco Gustav Klimt, padre della Secessione e uno dei pilastri del Post-Impressionismo europeo del tardo Ottocento.

 

 

DOVE MANGIARE

COLAZIONE/BRUNCH

CHILAI (Kärntner Ring 5-7): bar discreto, direttamente sul Ring, confine delimitante il centro storico di Vienna. Buon brunch, sufficientemente sostanzioso da bastarci anche per il pranzo!

 

 

DAS MOBEL DAS CAFE (Burggasse 10): interessante caffetteria improntata sulla cura del design e sulla tranquillità dell’atmosfera, trasmessa anche dallo staff. Inaspettatamente mi hanno servito un brunch con tanto di pane senza glutine, apprezzatissimo.

 

 

PRANZO

PALMENHAUS (Burggarten 1): location che da sola meriterebbe una visita (una serra con piante tropicali nel cuore di Vienna), in più offrono un menù buono a un prezzo consistente con il luogo.

 

 

MERENDA

KURKONDITOREI OBERLAA (Neuer Markt 16): pasticceria viennese con tantissime opzioni senza glutine e senza lattosio (cercate tra le torte esposte in vetrina quelle con la dicitura ohne gluten e ohne lactose). Una sacher spettacolare, perfetta per una pausa nel pomeriggio a zonzo per il centro. Mi è piaciuto talmente tanto che l’ho anche recensito qui.

 

 

APERITIVO/DOPOCENA

57 LOUNGE (DC Towers, Donau-City-Straße 7): bar situato all’ultimo piano delle DC Towers, nella zona Nord della città, al di là del Danubio, che offre cocktail interessanti e soprattutto una vista mozzafiato su Vienna di notte.

 

 

CENA

SKOPIK AND LOHN (Leopoldsgasse 17): ristorante alla moda con una piacevole proposta gastronomica in un ambiente molto curato (non a caso è noto per il soffitto che ricorda un’opera d’arte moderna), è la scelta ideale per una cena a due alla fine di una lunga giornata di visite a palazzi e musei vari.

 

 

FIGLMÜLLER (Wollzeile 5): immancabile ristorante tipico austriaco, che offre tanta birra (per noi celiaci vino della casa) e ottima carne, tra cui la famosa Schnitzel, per una cena economica che chiude in bellezza la vacanza viennese!



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